7-8 Settembre 2024
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Paris - Brest - Paris |
Paris-Brest-Paris: un viaggio, in Bretagna, di 1260km per 12000mt di dislivello! Tempo massimo: 90 ore! Dicono che, vista la Parigi-Brest, le hai viste tutte! Forse si, forse no.... non lo so.... Di sicuro posso dire che, vista la Parigi-Brest, nulla sará più come prima! Nessuna randonneè potrá mai eguagliare lo spirito e le emozioni respirate durante questo lungo viaggio durato poco meno di 4 giorni. Difficilmente dimenticherò la fatica che ho fatto (nella foto in ordine alfabetico Emilio Confetti, Gianni Calzavara, Giorgio Murari e Massimiliano Pantalone con Loretta e Paolo), e mai scorderò i volti e la gioia dei bambini che lungo i marciapiedi tendono la loro mano per "battere un cinque" a dei perfetti sconosciuti che in quel momento per loro sono degli eroi. Bonne route! Bonne courage! Lo avrò sentito dire un milione di volte da tutte quelle persone che a qualsiasi ora del giorno e della notte (si anche della notte) ti salutavano e ti incoraggiavano. Un saluto che ti dava la forza di andare avanti un pochino sempre di più! Merci madame, merci monsieur! I brevetti per iscriversi, la bici che si rompe un mese e mezzo prima dell'evento, i sacrifici per averne un altra, solo tre settimane per abituarsi al nuovo mezzo.... l'avvicinamento è stato abbastanza turbolento ma finalmente ci siamo! La partenza, come tradizione, è di sera. Da randagi veri, come piace a me! E tra due ali di folla degne del Tuor de France, comincia il viaggio verso Brest. Impressionante quanto sia sentita questa manifestazione!! La notte arriva presto, e subito ci mostra di che pasta sia fatta qui in bretagna: freddo pungente (siamo arrivati a 5°) e umidità da far paura (la nebbia è stata nostra compagna per diverso tempo). Il primo controllo a a Villaines, dopo 220km, è una piccola soddisfazione.... primo timbro, si mangia qualcosa, microsonno di 15 minuti e si riparte. D'ora in avanti i controlli si susseguiranno ogni 80-90 km e ad ogni controllo la routine sarà la stessa. Fougeres, Tinteniac, Loudeac, Carhaix. A Carhaix arriviamo alle 2:30 di martedi mattina, dopo 525 km e 32 ore circa di pedalata non stop. Troppo stanchi decidiamo di dormire un paio d'ore, e alle 4:30 si è di nuovo in marcia verso Brest immersi in una densa coltre di fredda nebbia. Brest sembra un miraggio, nn arriva mai. E in più ho un dolore lancinante al ginocchio che mi fa pedalare a fatica. Attraversare il ponte di Brest, che finora ho visto solo in foto, mi provoca una emozione cosi forte che mai dimenticherò! Al controllo mi rendo conto che il dolore al ginocchio è cosi forte che a malapena riesco a camminare. Mi scende una lacrima, nn voglio abbandonare! Ma cosi proprio non riesco.... prendo un antidolorifico e piano piano comincio il viaggio di ritorno. La strada è la stessa e le difficoltá non diminuiscono, ma almeno il ginocchio sembra darmi tregua. A Loudeac ci concediamo un sonno di 4 ore e mezza e mercoledi mattina alle 5 ripartiamo per gli ultimi 400 km che ci dividono da Parigi. La gamba gira bene e tutto procede per il meglio, tanto che siamo in leggero anticipo sulla nostra tabella di marcia. Nn abbiamo fatto i conti però con l'ultima notte. La più terribile, la più dura, la più spaventosa! Ogni 2/300 metri si trova il corpo di qualcuno sdraiato x terra demolito dalla fatica e dal sonno. In più il ginocchio è tornato a tormentarmi e stavolta non c'è antidolorifico che tenga. E quindi tra una crisi di sonno e il ginocchio gli ultimi 100 km sono stati un calvario (gli ultimi 50 inizia anche un bel temporale che ci inzuppa di acqua particolarmente fredda). Ma ormai ci sono, e a costo di scendere e spingere la bici, io a Parigi ci arrivo! L'arrivo è l'apoteosi della gioia.... gente che urla, ti saluta, ti applaude. Stringo la mano al mio amico Paolo con il quale ho fatto tutto il viaggio, e in 86 ore e 52 minuti finisco la mia prima Paris-Brest-Paris. Ora sono un "ancien" anche io! Massimiliano Pantalone |